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lunedì 19 marzo 2007

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Somnio Lux - Di Paolo Roberto Manca Cavaliere O.O.O.C.T. ( Parte uno )

Ai miei più cari amici,


Al Capo Gruppo Comandante Gian Paolo Delogu
Al vice capo gruppo Massimo Figoni
Ai capi squadra e Volontari del
Corpo Italiano di Soccorso
del Sovrano Militare Ordine di Malta
Gruppo di Porto Torres
Alla scrittrice e poetessa
Antonia Bassu.


Porto Torres 23/02/2007

Chi Sono.
Mi chiamo Paolo Roberto Manca, qualificato come operatore socio sanitario e futuro dirigente di comunità.
La qualifica affidatami dopo aver frequentato corsi e dato esami nella città di Viterbo, mi permette di lavorare e affiancare il personale medico e infermieristico, soprattutto quello infermieristico, vista la mia abilitazione a operare sul paziente in base alle necessità. Il mio percorso di studi terminerà con il diploma definitivo di Dirigente di Comunità.
Proseguirò con la facoltà di psicologia e orientamento nella psicologia clinica,che mi permette di rafforzare la mia figura professionale come Dottore in Psicologia o Medico Psicologo.
Introduzione:

Questa e una raccolta di documenti, curiosità e notizie legate agli Ordini Monastici Militari del Medioevo precisamente all’Ordine dei Cavalieri Templari, Ordine Ospitaliero o Ospedaliero chiamato poi di Rodi e infine di Malta a livello internazionale, nazionale e Sardo. Preghiere di uso comune. In oltre in questa breve pubblicazione, inserirò qualche cenno storico del Corpo Italiano di Soccorso del Sovrano Militare Ordine di Malta (C.I.S.O.M.), dalle attività svolte a livello nazionale e a quelle locali con il gruppo C.I.S.O.M. di Porto Torres. Non sempre è facile studiare e addentrarsi nella storia medievale, anche perché essa nasconde tanti particolari, per lo più offuscati da un’assenza di documenti o immagini che possano facilitare lo studio degli ordini monastici militari.
Grazie all’aiuto di alcuni siti internet e attraverso comunicazioni telefoniche prese con studiosi del settore, ho raccolta una serie di elementi che riuniti formano una logica temporale che permette di essere certi di ciò che viene detto e che viene scritto.
Paolo Roberto Manca


I Cavalieri templari.


Il nome ufficiale dell'ordine religioso e militare è: Ordine dei cavalieri poveri di Cristo, più noto come Ordine dei cavalieri del tempio di Salomone o più brevemente Ordine dei cavalieri Templari.La congregazione si sviluppò nel 1119, a partire da una piccola formazione di nove cavalieri capeggiata dai crociati francesi Ugo des Payens ( origine rivendicata dall’ordine Templare Ugone de Pagani in Italia, che attraverso i loro libri danno informazioni dei cavalieri templari, ampliando il loro studio su Ugo des Payens che a quanto essi dicono è di origine Italiana e si chiamerebbe Ugo de Pagani, cognome preso dalla città di Pagani) e Goffredo di Saint Omer. Lo scopo dell'iniziativa, ben accolta da Baldovino II Re di Gerusalemme, era quello di proteggere i pellegrini che si recavano in Terra Santa, lungo le insicure vie che conducono da Gerusalemme al Giordano.
Successivamente i Templari furono i principali difensori degli Stati latini (e non solo), prendendo attivamente parte ai combattimenti.Il nome dell'Ordine deriva dal fatto che Re Baldovino posizionò i cavalieri nella moschea di Al-Aqsa, sulla spianata del distrutto tempio di Salomone.I templari ottennero l'approvazione papale, e nel 1128 al Concilio di Troyes fu stabilita per loro una regola, redatta da San Bernardo da Chiaravalle, ispirata alla regola cistercense.Dai "fratelli" Cistercensi, i Templari ereditarono anche il colore del mantello: bianco.La gerarchia all'interno dell'Ordine prevedeva al vertice il maestro, la cui autorità era limitata da un capitolo composto dai dignitari (il siniscalco, il comandante del Regno di Gerusalemme, il drappiere, il comandante delle altre regioni).L'uniforme era composta da un mantello, come già anticipato, bianco, arricchito da una croce rossa sul petto e sulla spalla destra.La forma della croce è greca (simmetrica) o latina (con la punta inferiore più lunga), con le punte che vanno ad allargarsi verso l'estremità. Le punte terminano con un bordo dritto o, più raramente, concavo.
Nel traffico di denaro e merci dall'Europa alla Palestina, i Templari svilupparono un efficiente sistema bancario del quale cominciarono a servirsi nobili e regnanti europei. I cavalieri accumularono così immense ricchezze che suscitarono invidie profonde e brame di conquista. Con il fallimento delle ultime crociate, tuttavia, il compito istituzionale dei templari ebbe termine, inoltre l'opinione pubblica iniziò a giudicare i Templari stessi come causa della sconfitta crociata.Nel 1307 Filippo IV di Francia, con l'aiuto di papa Clemente V, fece arrestare il gran maestro Giacomo de Molay e quasi tutti i templari di Francia con l'accusa infamante di sacrilegio e di satanismo, condannandolo poi al rogo insieme ai suoi principali ufficiali. L'ordine venne soppresso nel 1312, tutti i suoi beni vennero assegnati ai cavalieri Ospitalieri o confiscati da Filippo IV e da Edoardo II, che aveva sciolto la congregazione in Inghilterra.






Diffusione templare in Sardegna CAGLIARI Secondo l'Aleo, la chiesa del S.Sepolcro era nota come antica proprietà dell'Ordine Templare fino alla sua soppressione nel 1312. Anche il Martini riporta che:"ai Templari appartenne S.Sepolcro, chiamata della Madonna della Piet`". Invece la chiesa del S.Sepolcro fu costruita exnovo nel XVI secolo, su una cappella quattrocentesca intitolata a San Giacomo. Probabilmente la vaga tradizione, si confuse, con la presenza molto più tarda della Confraternita della Morte e S.Sepolcro, ivi operante almeno dal 1564.Una seconda tradizione, raccolta sempre dal padre Aleo nel '600 voleva i Templari nella chiesa di S.Francesco di Stampace: "Nello Stampace (i Benedettini) subentravano ai Templari nel gran monistero che occuparono poscia e ancora occupano i conventuali di S.Francesco", come ricorda anche il Martini:" ...la chiesa dei PP.Claustrali di Cagliari ab antico appartenne ai Benedettini, poi ai Templari". In realtà la chiesa fu costruita dai Francescani stessi, che nell'aprile 1275 avevano comprato un terreno dal "magistro fisico Tancredi" di S.Restituta. Una possibile traccia dei Templari potrebbe essere la statua di S.Maria di Giosafat, di ignoto scultore francese del XIII secolo, scoperta nella cripta di S.Restituta, e che, secondo la tradizione, era uno dei tre ritrovati da S.Eusebio, vescovo di Vercelli, in Palestina. Il santuario di Oropa, fondato secondo la leggenda da S.Eusebio, sarebbe appartenuto nel sec.XII ad un ignoto ordine benedettino che qualcuno identifica proprio coi Templari.DECIMOMANNU - S.MARIA DESSU TEMPLU Iin località Zippeddu, a Km2 a Sud-Est da Decimoputzu, nella pianura tra il Fluminimannu e la ferrovia stava il centro abitato di Gippi Jossu. Vi era nei pressi anche la chiesa di S.Maria di Gippi, donata ai vittorini nel 1089, che compare in vari documenti sino al sec.XIII. Il titolo "S.Maria dessu Templu" induce a ipotizzare il passaggio della chiesa dai benedettini ai Templari, a cui rimase sino alla soppressione dell'ordine (1312).UTA - S.MARIA A mezzo chilometro dalla periferia orientale di Uta, trovasi la chiesa romanica di S.Maria La costruzione della chiesa fu forse effettuata alla fine del XII secolo o nei primi anni del successivo, coeva quindi alla cattedrale di S.Maria di Tratalias, eretta nel 1213. A documentare l'antica appartenenza della chiesa ai Templari prima, e agli Ospedalieri gerosolimitani, poi, nella lesena sinistra delle due che tripartiscono l'abside h incisa la croce di Malta a otto punte. Inoltre, su un concio a sinistra dell'ingresso meridionale, si trova incisa una croce "patente" fiammata.Accanto alla chiesa si rilevano i resti di un edificio a corte nel luogo tuttora chiamato "cungiau de corti", probabilmente un grosso complesso fortificato, tramandato dai toponimi Sa Turri e Sa Turritta, cioè ad una precettoria, così come si presenta nella sua forma classica: cappella. ospedale, gendarmeria, foresteria, etc. La prima menzione risale al 1363, in cui si accenna alla sua appartenenza, negli anni a dietro, all'ordine cavalleresco degli Ospedalieri di S.Giovanni di Gerusalemme, attuale Ordine di Malta. Qualche tempo dopo la chiesa, ormai abbandonata in mezzo ai campi incolti, fu assegnata ai Francescani, che la tennero fino al sec. XVII. Infine nel XIX secolo venne adibita a cappella cimiteriale. VILLA S.PIETRO - S.PIETRO La chiesa di S. Pietro è la parrocchiale dell'abitato. Nel portale del fianco nord, con architrave in pietra grigia si rilevano le piatte sagome di una croce a bracci patenti e di una figura maschile nuda. La chiesa h a navata unica con abside orientata e copertura lignea. Si pur datare alle seconda met` del '200. Alcuni rifacimenti agli inizi del XX secolo portarono alla scalpellatura a ogiva negli archetti della facciata e lo smusso delle lesene che rinserrano il portale.GHILARZA - S.MARIA DE TREMPU In località Trempu, a Km 6 Sud da Ghilarza, lungo il tracciato della strada romana, sta la chiesa di S.Maria, ricostruita intorno al 1930. Non se ne conosce l'origine, ma nell'area si ricorda la presenza di Benedettini, di un ordine ignoto, che dai titoli: "de Trempu, Templu, ad Templum" è identificabile con i cavalieri del Tempio. NNei libri parrocchiali di Ghilarza questa chiesa veniva ricordata con diversi N.S. delle Grazie; N.S. di Monserrato; della Natività di Maria. La localita' Trempu h uno dei territori più fertili dell'agro di Ghilarza, con pascoli sostanziosi, e una sorgente. Nonostante questo, nella seconda metà del XVIII secolo iniziava la decadenza dell'edificio: nel 1847 fu smantellata. In S.Maria erano due statue della Madonna, di cui la più antica, h conservata nella parrocchiale di Ghilarza col titolo di N.S. del Rimedio-Natività di Maria.NORBELLO - S.MARIA DELLA MERCEDE Alla periferia di Norbello, a breve distanza dalla parrocchiale dei SS.Quirico e Giulitta, sta la chiesetta romanica della Beata Vergine della Mercede. La prima attestazione dell'edificio si ha nel Condaghe di S.Maria di Bonarcado in un atto del 1229, si presentano fra i testimoni, il curatore di Norghillos, Dorgotori de Sogos, e tale Barusone Pinna, nomi che si leggono nelle iscrizioni, intervallate da croci templari, nelle pareti interne della chiesetta.ORISTANO - S.ANTONIO Nella via omonima del centro storico di Oristano, sta l'ospedale templare, corrispondente all'attuale asilo comunale, ora all'interno di un cortile. La chiesa appartenne ai Templari già nel 1198, e nel 1216 venivano ricordate le province templari d'Arborea e di Oristano. Si ha specifica menzione nel testamento di Ugone II, in data 4 aprile 1336. Al Parlamento del 1355 gli ospedalieri gerosolomitani erano rappresentati da Alberto, priore di S.Leonardo di Settefontane, con mandato anche di frate Antonio Gallani de Cirreto, dell'ospedale di S.Antonio di Oristano. Con diploma dell'8 novembre 1526, il re di Spagna provvede al priorato reso vacante dalla morte di un certo Bartolo Ponti, e nomina tale Pietro della Penna dandogli il beneficio di S.Antonio con tutti i diritti. Con atto 24 aprile 1640 l'ospedale è affidato all'Ordine di S.Giovanni di Dio, ma nel 1834 sostituito dai locali della chiesa e del monastero domenicano di S.Martino. Il vecchio ospedale di S.Antonio passò invece ai privati, e fu trasformato in asilo. Attualmente la struttura con il terreno circostante sono di proprietà comunale.S.LUSSURGIU - S.LEONARDO DI SIETE FUENTES la piccola chiesa di S.Leonardo sorge in un'amena valletta ricca di boschi, alle pendici della catena del Montiferru, in territorio di Santu Lussurgiu (OR), situata a 700 metri d'altitudine, in una zona ricca di sorgenti di acque minerali e salutari. La chiesetta h discretamente conservata: fu ampliata più volte; delle sue originali strutture templari rimane la parte destra della facciata. Nel lato meridionale si apriva una porta, ora murata, con ai lati, negli stipiti, la croce di Malta. Appartenne a monaci di un ordine sconosciuto, ma identificati dalla tradizione coi Templari, che edificarono la chiesa con annesso ospedale, al servizio di pellegrini e viaggiatori che percorrevano l'antico itinerario. Durante i secoli XIII e XV la villa di Settefontane godette di vasta notorietà l'importante complesso sanitario-assistenziale (ospedale, chiesa e due conventi) gestito dai "fratelli" e dalle "sorelle' dell'Ordine degli Ospedalieri di S.Giovanni di Gerusalemme. Dopo lo scioglimento dell'ordine dei Templari i suoi beni in Sardegna venivano affidati dal papa ai vescovi di Bosa e di Oristano, mentre la commenda di S.Leonardo passava agli ospedalieri di S.Giovanni, attuale Ordine di Malta. Infatti, il villaggio nel 1353 dipendeva dal priorato di Pisa e gi` nel luglio 1342 compariva "frate Bono de Coicio preceptore Septem Fontium". Divenuta commenda nel XVI secolo, fu affidata a diversi lottizzatori insieme al suo vasto patrimonio. Attualmente la chiesa, pur essendo amministrata dal parroco di Santu Lussurgiu, h nuovamente sede dei Cavalieri di Malta.ALGHERO - VILLA S.MICHELE Nella periferia orientale di Alghero sta la villa settecentesca di S.Michele, attuale convento dei Padri Passionisti. Di forma quadrangolare, la villa presenta una torretta antica con ballatoi in pietra: era forse una casa fortificata, a circa Km 2 dal centro storico. Un'iscrizione reca la data "A.D. 1657": probabile anno di ricostruzione di un edificio preesistente appartenente forse ai Templari. Sopra l'architrave dell'ingresso è scolpita una croce di Malta; di fronte all'ingresso un grande pozzo ottagonale, forse di epoca medioevale.LUOGOSANTO Nel 1216 i documenti segnalano le chiese templari "S.Petri, S.Nicolae et S.Trani in Gallure ", che si trovano sparse nelle campagne ad oriente dell'attuale Luogosanto. La storiografia ufficiale, invece presenta queste chiese fondate dai francescani proprio negli anni in cui appartennero all'Ordine dei Templari. Secondo il Fara, nel 1227 sarebbero stati rinvenuti i corpi dei beati Trano e Nicola in Logusantu di Gallura: a costoro furono erette, da due religiosi venuti dalla Palestina, varie cappelle munite di indulgenze da Onorio III (1216-1227) per mezzo di Giovanni d'Avignone suo legato. Coteste notizie attingeva a un "manuscriptus codex" approvato da Ludovico vescovo di Ampuria e Civita (1515), ma che diversi studiosi ritengono falso. Nel '700 si ha la costituzione di alcuni stazzi nelle localit` circostanti, aventi come fulcro religioso il santuario di N.S. Locusantu. Dopo secoli di abbandono, le tre chiese, come la maggior parte degli edifici religiosi della Gallura, furono ricostruite, per cui dell'epoca templare non rimangono tracce.SASSARI - S.BIAGIO La chiesa di S.Biagio sorgeva appena fuori le mura di Sassari, presso la porta di S.Antonio, nella piazza dell'attuale stazione ferroviaria. In alcuni registri del monastero di S.Pietro di Silki, risalenti forse ai primi decenni del XIII secolo, si affaccia tale "Deodatu Corsu ispitaleri de Scu Blasiu", che dimorava in Sassari. La chiesa di S.Biagio, ricostruita nella seconda metà del XIII secolo, viene citata sino al 1316. Fu demolita nel 1927.


Fonte: ipotesi sui Templari in Sardegna, di Massimo Rassu.

I Cavalieri Ospitalieri, detti di Rodi e infine di Malta.
Il Sovrano Militare Ordine di Malta.
Quella dei Cavalieri Ospitalieri o Ospedalieri, nati come Cavalieri dell'Ordine dell'Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme, quindi conosciuti come Cavalieri di Rodi e in seguito come Cavalieri di Malta, è una tradizione che inizia come ordine ospedaliero benedettino intorno alla prima metà dell'XI secolo a Gerusalemme, e divenuto, in seguito alla prima crociata, un ordine religioso cavalleresco cristiano dotato di un proprio statuto a cui fu affidata la cura e la difesa dei pellegrini diretti in Terrasanta.
In seguito alla perdita dei territori cristiani in Terrasanta, l'Ordine si rifugiò a Rodi, su cui estese la propria sovranità, e successivamente a Malta con lo stato di vassallo del re di Sicilia. Si può dire che l'ordine medioevale sia giunto ad un termine a seguito della sua espulsione da Malta da parte di Napoleone. Il Sovrano Militare Ordine di Malta (SMOM) costituisce il principale successore di questa tradizione. Oggi il SMOM è presente in oltre 110 paesi e ha abbandonato l'impegno militare e realizza iniziative a carattere benefico ed assistenziale.
Nel 600 all'abate Probus fu commissionata da Papa Gregorio Magno la costruzione di un ospedale a Gerusalemme per avere cura dei pellegrini cristiani in Terrasanta. Nell'800 Carlomagno, imperatore del Sacro Romano Impero, ingrandì l'ostello di Probus e vi aggiunse una biblioteca. Circa due secoli dopo, nel 1005, l'Imām fatimide al-Hākim distrusse l'ostello assieme con altri tremila edifici. Fece portare ai cristiani, appese al collo, delle croci di legno, lunghe circa un metro e larghe mezzo. Malgrado ai cristiani non fosse permesso di acquistare schiavi, maschi o femmine, e godessero di pochi privilegi, ad essi era concesso di usare i cavalli a condizione che essi cavalcassero con la sella di legno e finimenti disadorni. Nel 1023 dei mercanti da Amalfi e Salerno ebbero il permesso dall'Imām fatimide d'Egitto al-Zāhir (reg. 1021-1036) di ricostruire l'ospizio a Gerusalemme. L'ospizio, che fu edificato sul luogo del monastero di San Giovanni Battista, serviva i pellegrini cristiani che viaggiavano per visitare i paesi e i luoghi dove Gesù era nato, vissuto, morto, risorto e asceso al cielo. Questa struttura era servita da monaci benedettini.
L'Ordine Ospitaliero fu fondato in seguito alla prima crociata dal Beato Gerardo, il cui ruolo di fondatore fu confermato da una bolla papale di papa Pasquale II nel 1113. Gerardo acquisì terre e rendite per il suo Ordine per tutto il Regno di Gerusalemme e dintorni. Il suo successore Raymond du Puy de Provence istituì il primo ospizio degli Ospitalieri nei pressi della Chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme. Il gruppo inizialmente si prendeva cura solo dei pellegrini giunti a Gerusalemme, ma presto l'ordine estese i suoi servizi alla scorta armata ai pellegrini. La scorta in breve crebbe fino a diventare una sostanziosa forza armata.
Assieme con i Cavalieri Templari, formatisi poco dopo nel 1119, gli Ospitalieri divennero uno dei più potenti gruppi cristiani nell'area. L'Ordine cominciò a distinguersi in battaglia contro i musulmani e i suoi soldati indossavano una sopravveste nera con una croce bianca. Dalla metà del XII secolo l'ordine era nettamente diviso tra membri militari e coloro che prestavano assistenza ai malati. Era ancora un ordine religioso e godeva di privilegi funzionali concessi dal papato, tra i quali l'indipendenza da ogni autorità che non fosse quella del papa stesso, l'esenzione dai tributi e la concessione di edifici religiosi.
Molte delle fortificazioni più importanti in Terrasanta erano opera dei Templari o degli Ospitalieri: nel Regno di Gerusalemme gli Ospitalieri tenevano sette grandi forti e altri 140 possedimenti nell'area. I due maggiori, le loro basi nel Regno e nel Principato di Antiochia, erano il Krak dei Cavalieri e Margat, entrambi situati nei pressi di Tripoli (oggi in Libano). Le proprietà dell'ordine erano divise in priorati, organizzati in baliati che, a loro volta erano suddivisi in capitanerie.
La forza crescente dell'Islam alla fine costrinse i Cavalieri ad abbandonare i loro possedimenti storici in Gerusalemme. Dopo la caduta del regno di Gerusalemme (Gerusalemme stessa cadde nel 1187) i Cavalieri si trovarono confinati nella Contea di Tripoli e quando anche Acri venne catturata, nel 1291, l'Ordine cercò rifugio presso il Regno di Cipro. Trovandosi progressivamente coinvolti nella politica di questo regno, il loro Gran Maestro Guillaume de Villaret ideò un piano per conquistare un proprio dominio temporale e scelse Rodi come nuova patria dell'Ordine. Fu il suo successore Folco di Villaret a realizzare questo programma ed il 15 agosto 1309, dopo una campagna durata due anni, l'isola di Rodi si arrese ai Cavalieri, che ottenero anche il controllo di diverse isole limitrofe e quello dei porti anatolici di Bodrum e Castellorizon.
L'ordine dei Cavalieri Templari fu sciolto nel 1312 e la gran parte delle sue proprietà venne conferita agli Ospitalieri. I possedimenti templari erano organizzati in otto Lingue (una ciascuna in Aragona, Auvergne, Castiglia, Inghilterra, Francia, Germania, Italia e Provenza). Il priore inglese all'epoca era Philip Thame, che acquisì i possedimenti allocati alla lingua inglese tra il 1330 ed il 1358. Una volta a Rodi, e ormai noti come i Cavalieri di Rodi, essi furono obbligati a sviluppare soprattutto il lato militare della propria attività, impegnandosi soprattutto contro i corsari berberi. Gli Ospitalieri, nel corso del Quindicesimo secolo, si opposero vittoriosamente a due tentativi d'invasione: uno del 1444 ad opera del sultano mamelucco d'Egitto, il secondo ad opera del sultano ottomano Maometto II nel 1480 che, dopo la caduta di Costantinopoli, vedeva nei Cavalieri uno dei suoi nemici principali.
Nel 1522 comunque gli Ospitalieri dovettero affrontare un tipo di esercito completamente diverso, quando 400 navi sotto il comando di Solimano il Magnifico sbarcarono sull'isola 200.000 uomini. Per fronteggiare questo esercito i Cavalieri avevano meno di 7.000 uomini e la protezione offerta dalle mura della città. L'assedio durò sei mesi, alla fine dei quali ai sopravvissuti fu concesso di abbandonare Rodi alla volta del Regno di Sicilia; in cambio i Cavalieri promisero di lasciare in pace i sudditi di Solimano. Si trattava di una promessa che non sarebbe stata mantenuta.
Dopo sette anni di spostamenti da un luogo all'altro in Europa, i Cavalieri si insediarono a Malta nel 1530 per ordine di papa Clemente VIII e dell'imperatore Carlo V, con il consenso del loro feudatario il Re di Sicilia. Il tributo annuale per l'isola era un singolo falcone maltese, che essi dovevano dare nel giorno di Ognissanti al Viceré di Sicilia, che faceva le funzioni di rappresentanza del re. (Questo fatto storico fu utilizzato per la trama del famoso romanzo di Dashiell Hammett, Il falcone maltese.)
Fu da qui che i ribattezzati Cavalieri di Malta continuarono la loro azione contro la guerra di corsa musulmana, combattendo con la loro flotta i corsari provenienti dal Nordafrica berbero. Malgrado avessero a disposizione solo poche navi, erano degli esperti navigatori e causarono non poche noie alle navi ottomane attirandosi rapidamente le ire degli Ottomani, che non erano affatto felici di vedere l'Ordine ristabilito. Di conseguenza essi riunirono un'altra grossa forza militare con lo scopo di far sloggiare i Cavalieri da Malta e nel 1565 invasero l'isola, dando inizio al grande assedio di Malta.
L'assedio durò circa quattro mesi, durante i quali i Turchi espugnarono una dopo l'altra le posizioni dei Cavalieri, pagando tuttavia un prezzo altissimo per ogni conquista; nella battaglia trovò la morte anche il comandante turco, il famoso corsaro Dragut. Infine il 6 settembre, quando ormai i difensori di Malta erano ridotti a circa 600 (da 9000 che erano inizialmente, di cui 700 Cavalieri), arrivò in loro aiuto la flotta spagnola partita dalla Sicilia. Anche gli Ottomani erano ormai così provati che si ritirarono quasi senza combattere: avevano perso circa 30000 uomini.
L'assedio è vividamente ritratto nell'affresco di Matteo Perez d'Aleccio nella Sala di San Michele e San Giorgio, nota anche come la Stanza del Trono, nel Palazzo del Gran Maestro, nella città della Valletta. Quattro dei modelli originali, dipinti ad olio da Perez d'Aleccio tra il 1576 ed il 1581, si trovano nella Stanza Cubica della casa della regina, a Greenwich, Londra.
Dopo l'assedio fu necessario costruire una nuova città: l'attuale città della Valletta, così chiamata in memoria del valoroso gran maestro Jean de la Valette che aveva organizzato e diretto la difesa. In essa, continuando la tradizione assistenziale dell'Ordine, fu costruito anche quello che era allora il più grande e moderno ospedale d'Europa, dove cristiani, musulmani ed ebrei venivano curati insieme senza distinzione.
Nel 1571 i cavalieri di Malta parteciparono alla grande battaglia di Lepanto, al fianco di spagnoli, veneziani e pontifici contro la flotta ottomana, sotto il comando di don Giovanni d'Austria, figlio naturale dell'imperatore Carlo V. Gli Ottomani erano inferiori nel numero di cannoni, nella capacità di manovra e nella velocità, ed alla fine della giornata la quasi totalità della loro flotta era distrutta o catturata. Le navi maltesi erano schierate all'ala destra: la loro ammiraglia fu abbordata da più navi nemiche, ma l'equipaggio si difese con tale energia che, quando infine le altri navi cristiane arrivarono ad aiutarli, trovarono solo un tappeto di cadaveri, tra i quali erano ancora vivi soltanto tre cavalieri, feriti e privi di sensi. L'episodio è riferito anche da Miguel de Cervantes (che combatté a Lepanto) nel Don Chisciotte.
Nel 1607 al Capo di stato, il Gran Maestro, venne riconosciuto lo status di Reichsfürst (Principe del Sacro Romano Impero) e nel 1630 venne premiato con un grado ecclesiastico pari a quello di un cardinale, con l'unico ed ibrido titolo di Sua Più Eminente Altezza, riflettendo entrambe le qualità che lo qualificano come un vero principe della Chiesa. In quegli anni si rifugiò a Malta, per un breve periodo, il pittore Caravaggio, in fuga da Roma dove era ricercato per avere ucciso un uomo durante una rissa; per la sua fama fu ammesso nell'Ordine, ma anche a Malta finì per mettersi nei guai e dovette fuggire di nuovo.
In seguito alla vittoria navale di Lepanto i Cavalieri continuarono ad attaccare i corsari e la loro base divenne un centro per la tratta degli schiavi, dove si vendevano africani catturati e Turchi, riscattando e liberando allo stesso tempo gli schiavi cristiani. Malta rimase un mercato di schiavi fino a molto tardi, nel pieno XVIII secolo. Servivano non meno di mille schiavi solo per equipaggiare le galee dell'Ordine di Malta.
Il gruppo perse un gran numero di possedimenti in seguito all'ascesa del Protestantesimo ma sopravvisse a Malta. La proprietà del ramo inglese fu confiscata nel 1540. Nel 1577 il balivo tedesco di Brandeburgo divenne Luterano, ma continuò a pagare i propri contributi finanziari all'Ordine, fino a che il ramo prussiano fu convertito in un ordine onorifico dal re di Prussia nel 1812. Il Johanniter Orden fu restaurato come Ordine prussiano dei Cavalieri Ospitalieri nel 1852.
I Cavalieri di Malta fruirono di una forte presenza all'interno della Marina Imperiale Russa e della Marina francese pre-rivoluzionaria. Quando De Poincy venne nominato governatore della colonia francese sull'isola di St. Kitts nel 1639, era già un importante Cavaliere di San Giovanni ed abbigliava il suo seguito di collaboratori con gli emblemi dell'Ordine. La presenza dell'Ordine nei Caraibi venne cancellata dopo la sua morte nel 1660. Acquistò anche l'isola di Saint Croix come suo feudo personale e la dedicò ai Cavalieri di San Giovanni. Nel 1665 St. Croix venne acquistata dalla Compagnia francese delle Indie Occidentali, ponendo fine alle loro attività nei Caraibi.
Nel 1789, in Francia si scatenò la rivoluzione ed il furore anti-aristocratico, forzando molti cavalieri francesi e nobili a fuggire per salvare le loro vite (fatti simili si sarebbero ripetuti in Russia un secolo dopo). Molte delle tradizionali fonti di sostentamento dell'Ordine provenienti dalla Francia furono perdute per sempre. Aggiungendo al danno la beffa, nel 1792 il Governo francese confiscò i diritti, partecipazioni e proprietà dell'Ordine presenti sul territorio francese.
Le proprietà dell'Ordine in Inghilterra erano state confiscate da re Enrico VIII a causa di una disputa con il papato sul mancato annullamento del suo matrimonio con Caterina di Aragona, che alla fine portò alla chiusura dei monasteri. Anche se formalmente non erano stati soppressi, questo causò la fine delle attività della Lingua Inglese. Alcuni Cavalieri scozzesi rimasero in comunione con la Lingua Francese dell'Ordine. Nel 1831, un nuovo British Order venne fondato dai Cavalieri francesi e divenne noto come il Molto Venerabile Ordine di San Giovanni di Gerusalemme nel Regno Britannico. Ricevette un accredito reale (Royal Charter) dalla regina Vittoria nel 1888 e si diffuse nel Regno Unito, nel British Commonwealth, e negli Stati Uniti. Comunque, il Molto Venerabile Ordine di San Giovanni di Gerusalemme venne riconosciuto dal Sovrano Ordine Militare di Malta soltanto nel 1963. Le ben note attività dell'Ordine si basano attorno alla Ambulanza di San Giovanni.
In seguito alla riforma protestante, la maggior parte dei capitoli tedeschi proclamò la propria fedeltà all'Ordine pur accettando la teologia protestante. L'Ordine permane sino ai nostri giorni, con il nome di Balley Brandenburg des Ritterlichen Ordens Sankt Johannis vom Spital zu Jerusalem (i.e. Baliato di Brandeburgo dei Cavalieri dell'Ordine di San Giovanni dell'Ospedale di Gerusalemme) e ha sviluppato una crescente indipendenza dalla Casa Madre cattolica dell'Ordine. Il ramo protestante dell'Ordine si è diffuso anche in altri paesi protestanti (Ungheria, Olanda e Svezia).
Attualmente anche queste ramificazioni sono indipendenti e si sono coordinate in una forma piuttosto lasca di alleanza con l'ordine Britannico nella Alleanza degli Ordini di San Giovanni di Gerusalemme.
Il Sovrano Militare Ordine di Malta
Il Sovrano Militare Ordine di Malta (SMOM, nome completo Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta) è un soggetto di diritto internazionale. È considerato il discendente più diretto dei Cavalieri Ospitalieri medievali e opera attualmente come organizzazione caritativa e cerimoniale largamente diffusa. Il nome completo ufficiale è Sovereign Military Hospitaller Order of St. John of Jerusalem of Rhodes and of Malta (in inglese) o Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta (in italiano). Convenzionalmente, sono anche conosciuti come Ordine di Malta. L'Ordine ha un gran numero di sedi locali sparse in tutto il mondo ma esistono anche un certo numero di organizzazioni con un nome simile che non sono assolutamente collegate ad esso. Il Motto dell'Ordine è, in latino, Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum (Difesa della fede e assistenza al povero).
L'esatta natura dell'Ordine è piuttosto vaga e soggetta a controversie: afferma di essere un tradizionale esempio di entità sovrana più che uno Stato. Le sue sedi centrali, a Roma, a Palazzo Malta in Via dei Condotti 68 (dove il Gran Maestro risiede e incontra le rappresentanze governative), e a Villa Malta sull'Aventino (che ospita il Gran Priorato di Roma, l'Ambasciata dell'Ordine presso la Santa Sede e l'Ambasciata dell'Ordine presso lo Stato italiano), godono della extraterritorialità. Tuttavia, diversamente dalla Città del Vaticano, lo SMOM non ha sovranità territoriale. Le Nazioni Unite non lo accolgono come "Stato non membro" ma come uno degli "Stati osservatori dell'Assemblea Generale" e come un'organizzazione intergovernativa che ha ricevuto un invito permanente a partecipare come osservatore.
Elenco dei Gran Maestri
Beato Gerardo (1099-1120)
Raymond du Puy de Provence (1120-1160)
Auger de Balben (1160-1163)
Arnaud de Comps (1162-1163)
Gilbert d'Aissailly (1163-1170)
Gastone de Murols (c. 1170-1172)
Gilbert of Syria (1172-1177)
Roger de Moulins (1177-1187)
Hermangard d'Asp (1187-1190)
Garnier de Naplous (1190-1192)
Geoffroy de Donjon (1193-1202)
Alfonso del Portogallo (1203-1206)
Geoffrey le Rat (1206-1207)
Guerin de Montaigu (1207-1228)
Bertrand de Thessy (1228-1231)
Guerin de Montaigu (1231-1236)
Bertrand de Comps (1236-1240)
Pierre de Vielle-Bride (1240-1242)
Guillaume de Chateauneuf (1242-1258)
Hugues de Revel (1258-1277)
Nicolas Lorgne (1277-1284)
Jean de Villiers (1284-1294)
Odon de Pins (1294-1296)
Guillaume de Villaret (1296-1305)
Foulques de Villaret (1305-1319)
Helion de Villeneuve (1319-1346)
Dieudonné de Gozon (1346-1353)
Pierre de Corneillan (1353-1355)
Roger de Pins (1355-1365)
Raymond Berenger (1365-1374)
Robert de Juliac (1374-1376)
Juan Fernandez de Heredia (1376-1396)
Riccardo Caracciolo (1383-1395) Gran Maestro rivale
Philibert de Naillac (1396-1421)
Antonio Fluvian de Riviere (1421-1437)
Jean de Lastic (1437-1454)
Jacques de Milly (1454-1461)
Piero Raimondo Zacosta (1461-1467)
Giovanni Battista Orsini (1467-1476)
Pierre d'Aubusson (1476-1503)
Emery d'Amboise (1503-1512)
Guy de Blanchefort (1512-1513)
Fabrizio del Carretto (1513-1521)
Philippe Villiers de L'Isle-Adam (1521-1534)
Piero de Ponte (1534-1535)
Didier de Saint-Jaille (1535-1536)
Jean de Homedes (1536-1553)
Claude de la Sengle (1553-1557)
Jean de la Valette (1557-1568)
Pierre de Monte (1568-1572)
Jean de la Cassiere (1572-1581)
Hugues Loubenx de Verdalle (1581-1595)
Martin Garzez (1595-1601)
Alof de Wignacourt (1601-1622)
Luis Mendez de Vasconcellos (1622-1623)
Antoine de Paule (1623-1636)
Juan de Lascaris-Castellar (1636-1657)
Antoine de Redin (1657-1660)
Annet de Clermont-Gessant (1660)
Raphael Cotoner (1660-1663)
Nicolas Cotoner (1663-1680)
Gregorio Carafa (1680-1690)
Adrien de Wignacourt (1690-1697)
Ramon Perellos y Roccaful (1697-1720)
Marc'Antonio Zondadari (1720-1722)
Antonio Manoel de Vilhena (1722-1736)
Raymond Despuig (1736-1741)
Manuel Pinto de Fonseca (1741-1773)
Francisco Ximenes de Texada (1773-1775)
Emmanuel de Rohan-Polduc (1775-1797)
Ferdinand von Hompesch zu Bolheim (1797-1799)
Dopo la caduta di Malta i Gran Maestri furono:
Paolo I di Russia (1798-1801) de facto
conte Nicholas Soltykoff (1801-1803) Luogotenente de facto
Giovanni Battista Tommasi (1803-1805)
Innico Maria Guevara-Suardo (1805-1814) Luogotenente
André Di Giovanni (1814-1821) Luogotenente
Antoine Busca (1821-1834) Luogotenente
Carlo Candida (1834-1845) Luogotenente
Philippe di Colloredo-Mels (1845-1864) Luogotenente
Alessandro Borgia (1865-1871) Luogotenente
Giovanni Battista Ceschi a Santa Croce (1871-1879) Luogotenente
Giovanni Battista Ceschi a Santa Croce (1879-1905)
Caleazzo von Thun und Hohenstein (1905-1931)
Ludovico Chigi Albani della Rovere (1931-1951)
Angelo de Mojana di Cologna (1962-1988)
Andrew Willoughby Ninian Bertie (1988--)




ACISMOM Associazione Cavalieri Italiani Sovrano Militare Ordine di Malta.
CISOM Corpo Italiano di Soccorso Ordine di Malta.
L'ACISMOM è l'Associazione dei Cavalieri Italiani dello Sovrano Militare Ordine di Malta (S.M.O.M.)Fin da quando, nel 1310, l’Ordine di San Giovanni si stabilì a Rodi, i suoi membri che giungevano da tutta Europa, si raggrupparono in "Lingue", dapprima sette e poi, da metà del ‘400, otto: Provenza, Alvernia, Francia, Italia, Aragona (Navarra), Inghilterra (con Scozia e Irlanda) e Alemagna e successivamente Castiglia e Portogallo che si separarono dalla Lingua d'Aragona. Ogni Lingua comprendeva i Priorati o Gran Priorati, i Baliaggi e le Commende.
La formazione delle Associazioni nazionali che sostituisce l’antica suddivisione in Lingue pur senza sostituirsi ai Priorati e Gran Priorati, si attua nel XIX secolo. Questo avviene per rinnovare e potenziare le strutture periferiche del Sovrano Militare Ordine di San Giovanni di Gerusalemme (detto di Rodi, detto di Malta) successivamente all’abbandono forzato dell’isola di Malta nel 1798 ed il suo trasferimento nel 1834 a Roma.
L’Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta (A.C.I.S.M.O.M.) è fondata nel 1877. E’ emanazione ed espressione dello SMOM.
Nell’ambito di ogni ordinamento giuridico territoriale di ciascuno Stato, l’associazione corrispondente emanata dallo SMOM riceve un particolare trattamento che dipende, sostanzialmente, dal tipo di rapporti esistenti tra lo quello Stato ed il governo Giovannita.
Fedeli alla vocazione ospedaliera l’Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta svolge la sua attività istituzionale nel campo assistenziale mediante la creazione, l’organizzazione e la gestione di iniziative quali ospedali, case di cura, cliniche, cronicari, scuole infermieri, reparti sanitari, ambulatori, centri antidiabetici e gabinetti di analisi. Fin dal momento della sua fondazione, l’Associazione volle dar vita, come sua prima realizzazione melitense, ad una serie di convenzioni stipulate con il Ministero della Guerra e successivamente con il Ministero della Difesa, a un Corpo Militare da impiegare per servizi di assistenza in caso di conflitto o calamità naturali che viene definito Corpo Militare Ausiliario dell’Esercito Italiano, inserito nell’Associazione Italiana.
Nel 1908 il terremoto di Messina impegna per la prima volta il Corpo Militare che risponde con grande impegno di uomini e di mezzi, dimostrando l’efficienza di questo organismo.
Nel 1911, in occasione della guerra italo-turca, l’Acismom mobilita il Corpo Miltare approntando ed equipaggiando in brevissimo tempo la nave ospedale Regina Margherita che, nel corso di sette viaggi durante i quali tocca i porti di Tripoli, Derna, Bengasi e Tobruk, riporterà in Patria 1162 soldati feriti e malati.
Anche durante il primo conflitto mondiale quattro treni dell’organizzazione melitense, capaci di 306 letti ciascuno, provvedono allo sgombro degli ospedali in zona di guerra. I quattro convogli assicureranno assistenza anche ai corpi di spedizione francese e inglese in Italia e al corpo di spedizione italiano in Francia, trasportando 85.784 feriti e 62.232 malati. L’Acismom gestiva all’epoca anche due ospedali.
Nel 1940 l'Associazione dei Cavalieri Italiani mobilita tutti i servizi sanitari e mette a disposizione dell'esercito, oltre agli ospedali, alcuni posti di pronto soccorso e tre convogli ferroviari. Uno di questi, organizzato per il corpo di spedizione italiano in Russia, riconduce in patria 2.552 persone tra feriti e malati. Novecento soldati in ritirata sotto una forte tormenta di neve, saranno tratti in salvo a bordo del convoglio durante uno dei suoi ultimi spostamenti.
L'armistizio dell'8 settembre 1943 costringe l'Acismom e il suo Corpo Militare a intervenire, oltre che nelle zone di operazione, anche sul territorio nazionale sconvolto dalla guerra civile e nelle regioni liberate. Vengono potenziati gli ospedali, nosocomi e innumerevoli i Centri di assistenza. Il Corpo Militare arruolerà, grazie alle sue particolari prerogative, centinaia e centinaia di giovani che saranno, in questo modo, sottratti alla cattura o ai campi di lavoro.
L’Acismom, via via che l'Italia veniva liberata, provvedeva all'assistenza dei feriti e dei reduci dalla prigionia. Una medaglia d'oro al Merito della Sanità, una medaglia d'argento al Valor Militare, due di bronzo e altri numerosi riconoscimenti decorano il Labaro dell'Associazione.
Nel 1956, i Cavalieri italiani e quelli di altre nazioni europee, accorreranno in Ungheria nei giorni della rivoluzione e della successiva occupazione sovietica.
Altri interventi, per calamità naturali, sono stati effettuati nel Polesine sconvolto dall'inondazione, nel Belice, in Friuli. In Irpinia è stato impiegato, con ottimi risultati, anche il Corpo di soccorso Italiano dell’Ordine di Malta (Cisom), un organismo di pronto intervento che fin dalla sua fondazione è inserito nell'organizzazione della protezione civile italiana. Ancora tra le grandi calamità naturali, l’Acismom, il suo Corpo Militare, il Cisom con unità cinofile, è stato presente per il terremoto di Puglia Basilicata.
L’Acismom dispone numerosi presidi sanitari tra i quali il più importante è l’Ospedale San Giovanni Battista, alla Magliana, a Roma, specializzato nella riabilitazione. Dispone di numerosi Centri Antidiabete, ambulatori e poliambulatori.
L’ACISMOM ha sede in Roma
presso la Casa dei Cavalieri di Rodi – Ordine di Malta, Piazza del Grillo, 1
Svolge la propria autonoma attività in Italia nei campi
- Assistenza medico sanitaria
- Soccorso e protezione civile
- Ausiliario militare
Emblema dell’ACISMOM è la Croce Bianca Ottagona in Campo Rosso con la dicitura:
Ordine di Malta
Associazione dei Cavalieri Italiani
L’Associazione – in accordo con i Gran Priorati d’Italia che svolgono l’alta funzione di conservare la spiritualità e l’attività caritativa, ciascuno nel rispettivo Priorato – riunisce insieme tutti i membri dei tre Gran Priorati per le attività sociali e sanitarie.
L'Acismom gestisce a Roma un presidio sanitario, l'Ospedale San Giovanni Battista specializzato in riabilitazione con particolare riferimento alla neuroriabilitazione ed accreditato con il servizio sanitario nazionale (s.s.n.)
L'Ospedale dispone di 240 posti letto. E' diviso in quattro divisioni, ubicate su due piani ed un reparto ad alta intensità di cura per traumatizzati cranici di 10 posti letto in corso di ampliamento.
Il CISOM, alle dirette dipendenze dell'ACISMOM, viene fondato nel 1970, raggruppando i gruppi di Tivoli, Gaeta, Assisi e Roma. Fin dal 1968 esisteva già un "Regolamento provvisorio" dal Gran Priorato di Roma che disciplinava i rapporti tra la nascente realtà e la Delegazione di Roma.Alla guida del Corpo il Principe don Francesco Colonna, Presidente dell'ACISMOM, nomina Direttore Nazionale CISOM il Col. CC. Enrico Basignani ribadendo la stretta collaborazione dei Capi Zona e dei Capi Gruppo con i Delegati Granpriorali.
Con decreto del 25 maggio 1983 viene modificata la composizione del Comitato Direttivo e di quello Esecutivo del CISOM; il Direttore Nazionale CISOM diviene membro di diritto del Consiglio Direttivo dell'ACISMOM.Nel 1985 il Generale di Corpo d'Armata Igino Missori inizia la propria attività nel CISOM in qualità di Consulente. Il 20 gennaio dell'anno successivo viene nominato Direttore Nazionale con atto deliberativo dell'ACISMOM a firma del Presidente Don Francesco Colonna. Successivamente il decreto n. 31451 del 25.2.1987 approva il Regolamento definitivo del CISOM completando la struttura e i compiti del Corpo.Da luglio 2002 il Commissario Magistrale dell'ACISMOM Cav. di Gran Croce di Onore e Devozione Fausto Solaro del Borgo, ha nominato Direttore Onorario del CISOM il Gen. di Corpo d'Armata Gr. Cr. Di Grazia Magistrale Igino Missori e Coordinatore Nazionale e poi definitivamente Direttore Nazionale il Cav. di Onore e Devozione in Obbedienza Guglielmo Guidobono Cavalchini, che ha trasferito la Sede Nazionale a Palazzo Rodi ed ha avviato una generale revisione delle strutture e dell'organizzazione, utilizzando moderni sistemi informatici ed avvalendosi di un Consiglio Direttivo con deleghe per specifiche competenze. L'attività è orientata a una più stretta e qualificata collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale.

.... continua con: "Le origini"

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Nuove foto dei dintorni di Porto Torres, .....


















.... ammirate uno dei luoghi più belli ella nostra Sardegna, ...